Il Consiglio Direttivo del Quartiere, visto l’articolo pubblicato il 2 luglio nella Nazione di Arezzo in merito alle modifiche Statutarie, ritiene doveroso rendere ai Soci e a tutti i Quartieristi la corretta informazione.
Prima di entrare nel merito dei singoli aspetti menzionati dal quotidiano, si ritiene doveroso ringraziare la commissione che si è adoperata per apportare alla Statuto del Quartiere le modifiche che le disposizioni normative nazionali hanno previsto per Enti del terzo settore.
Il lavoro è stato portato avanti da Quartieristi che hanno cercato di conciliare le disposizioni nazionali con quelle del regolamento della giostra che sicuramente dovrà essere adeguato alle evoluzioni che nel frattempo sono avvenute. Vogliamo quindi ringraziare tutti i membri della commissione per la professionalità, la dedizione e la competenza che hanno mostrato nel lavoro svolto che dovrà proseguire visti i continui mutamenti a cui assistiamo nel nostro ordinamento.
Fatta questa doverosa premessa, entrando nel merito, non comprendiamo le questioni sollevate, in primo luogo da un punto di vista formale, visto che in occasione dell’Assemblea dei Soci del 23 giugno 2021 tutti i Soci presenti hanno approvato le modifiche proposte alla Statuto che adesso dovrà essere trasmesso alla magistratura della giostra.
Nel merito dei singoli aspetti affrontati sulle modifiche apportate nel 2008 e 2011 la magistratura ha avuto modo di compiere le dovute verifiche senza alcun rilievo. I Quartieri hanno la facoltà e non l’obbligo di prevedere nei loro Statuti la nomina di un Capitano esterno. Il nostro Quartiere ormai più di dieci anni fa ha scelto legittimamente di nominare il capitano solo tra i membri del direttivo.
Sul sistema elettorale, nell’articolo pubblicato, si sostiene che il Regolamento della Giostra prevede che al sistema di liste plurime si deve passare solo dopo una decisione dell’Assemblea. Anche questa conclusione non è conforme al regolamento della Giostra nel quale è previsto che gli statuti prevedano entrambi i sistemi elettorali quello a lista unica o lista contrapposta cosa che nel nostro Statuto è stato inserito fin dal 2008.
Per maggior chiarezza si riporta la versione integrale dell’Art. 22 dal quale risulta evidente che l’osservazione riportata nell’articolo è del tutto priva di fondamento:
“ART. 22 - PROCEDIMENTO ELETTORALE
Le procedure per l’elezione degli organi sociali contemplati alle lettere b), c) e d) del precedente art. 21 sono ispirate ai principi di democraticità, correttezza e trasparenza dettati dal presente Statuto ed analiticamente regolamentate dagli Statuti di Quartiere.
La scadenza elettorale deve essere fissata entro i tre mesi successivi alla conclusione del precedente mandato.
La disciplina del voto deve garantirne il carattere personale, diretto e segreto.
Agli Statuti di Quartiere - che debbono contenere norme in grado di garantire imparzialità e correttezza in ogni aspetto del procedimento elettorale - è demandata la disciplina circa l’avvio delle procedure, la pubblicizzazione della scadenza elettorale, i requisiti per l’acquisizione del diritto elettorale attivo e passivo, la formazione degli organismi preposti allo svolgimento delle elezioni, la compilazione delle liste dei candidati, l’organizzazione del seggio, le modalità di espressione del suffragio, lo scrutinio dei voti.
Gli Statuti dei Quartieri hanno facoltà di determinare autonomamente il tipo di procedura elettorale, scegliendo tra il sistema a lista unica e quello a liste plurime. In entrambi i casi, a garanzia delle minoranze, il numero delle preferenze espresse da ogni elettore non deve superare il 50% dei componenti dell’organo da eleggere.
Qualora sia prescelto il sistema a lista unica deve essere consentita la libera autocandidatura dei soci in possesso del diritto elettorale passivo.
Qualora sia prescelto il sistema a liste plurime può essere attribuito alla lista che raccoglie la maggioranza dei suffragi un premio che consenta alla medesima di conseguire un numero di seggi non superiore ai 2/3 del totale. Se la lista maggioritaria consegue un numero di seggi superiore ai 2/3 il premio di maggioranza decade, ed è sostituito dall’attribuzione proporzionale.
Il sistema elettorale prescelto può essere modificato nei casi in cui:
- a) in regime di lista unica, qualora il numero delle autocandidature superi il doppio degli eligendi;
- b) in regime di liste plurime, qualora sia presentata una sola lista di candidati.
In entrambi i casi la procedura elettorale viene sospesa, in modo da consentire l’eventuale passaggio al sistema delle liste plurime o l’integrazione dell’unica lista presentata con le eventuali autocandidature. Qualora entro il termine stabilito tali operazioni non avvengano, è richiamato in vigore il sistema originariamente prescelto.
La Magistratura della Giostra provvede, alla convalida dei risultati elettorali, alla proclamazione ufficiali degli eletti, all’esame degli eventuali ricorsi e all’adozione dei provvedimenti consequenziali.”
In merito all’organo dei revisori, come già evidenziato nel corso dell’ultima Assemblea dei Soci del 23 giugno 2021 si è cercato di coordinare la normativa nazionale e il regolamento della giostra. Per il legislatore l’organo di controllo, obbligatorio al ricorrere di certe condizioni negli Enti del terzo settore, deve essere composto da soggetti con determinati requisiti professionali, mentre per il regolamento della Giostra il Collegio dei Revisori è un organo obbligatorio elettivo, nel quale possono essere nominati tutti i Soci al pari dei Consigli e del Collegio dei Provibiri.
Il coordinamento di queste due norme, di rango diverso, ha reso necessaria una integrazione, che nel corso dell’Assemblea dei Soci del 23 giugno 2021, è stata approvata all’unanimità, prevedendo per il Collegio dei Sindaci revisori dei conti le elezioni, mentre qualora l’Associazione dovesse raggiungere i requisiti previsti dalla legge, sarà nominato anche l’organo di controllo, dotato dei requisiti professionali richiesti dalle disposizioni di settore.
La risposta tecnica è sicuramente complessa ma era doverosa nei confronti di tutti i Quartieristi e dei membri della commissione.
Come Consiglio Direttivo vogliamo esprimere il nostro rammarico per il fatto che un ex Rettore abbia perso ancora una volta l'occasione per dimostrare quella maturità e saggezza di cui il Quartiere ha avuto e continuerà ad avere bisogno affinchè i giovani possano portare avanti le tradizioni che non dovranno mai essere sacrificate per soddisfare esclusivamente aspetti personali.