Le quattro valli della provincia di Arezzo contribuiscono, ognuna a suo modo, alla bontà della gastronomia aretina. Il Valdarno con i suoi polli, squisiti nella zuppa di Tarlati, la Val di Chiana con l’allevamento della razza chianina, la Valtiberina con i bringoli di Anghiari e i marroni di Caprese e il Casentino con il tartufo nero, le patate rosse di Cetica da assaggiare nei tortelli ed il prosciutto DOP.
Prosciutto del Casentino
Si tratta di uno degli affettati più buoni, come testimonia il marchio DOP (denominazione d’origine protetta). Come tutti i salumi toscani è saporito e così si accompagna col pane sciocco (non salato) sfornato in questa regione. L’unico difetto: è difficile da trovare perché non è prodotto in grandi quantità.
Bringoli di Anghiari
Simili ai pici senesi, i bringoli sono degli spaghetti tirati a mano che, da piatto povero a base di acqua e di farina di grano, è ormai diventato un primo piatto prelibato della provincia aretina, condito con salsa di pomodoro o sughi di lepre o funghi.
Gnocchi del Casentino
Questo primo piatto tipicamente italiano viene preparato nel Casentino con un impasto di ricotta e spinaci. Gli gnocchi possono essere serviti sia in brodo che conditi salsa di pomodoro o burro e salvia.
Tortelli di patate rosse di Cetica
Le patate rosse coltivate nella campagna del Casentino intorno al paese di Cetica sono spesso usate per preparare i ripieni di tortelli. Uno dei condimenti più indicati è quello ai funghi porcini che si trovano nei boschi del Casentino.
Zuppa del Tarlati
A differenza di molte zuppe toscane, questa ha come ingrediente principale, anziché le verdure, la gallina o il pollo, cotto sino a diventare una crema vellutata che viene servita calda con fettine di pane arrostite e leggermente imburrate.
Abbucciato aretino
L’abbucciato è un pecorino dai sapori forti, che si abbina molto bene con miele e vin santo. Prodotto già nell'XI secolo dai monaci camaldolesi, è tuttora preparato unicamente nella valle del Casentino, motivo per cui la sua produzione è piuttosto limitata. Quindi se si ha l’occasione di assaggiarlo, è bene sfruttarla.
Panina dolce e panina unta
La "panina" è una produzione dolciaria tipica del periodo pasquale. Di forma rotonda, talvolta ovale, è marrone all'esterno e ha una consistenza simile a quella del pane. Alla fragranza di quest'ultimo si unisce il sapore dell'uvetta e l'aroma di varie spezie, in particolare zafferano che conferisce al suo interno il caratteristico colore giallo. Ne esiste anche una versione salata, con strutto o "ciccioli".
Gattò aretino
Non è un errore, si scrive gattò, storpiatura del termine francese gâteau(dolce). Tipico della provincia di Arezzo, consiste in un tronchetto bagnato con l'alchermes (liquore dolce di colore rosso) e farcito con la crema, spesso, al cioccolato.